Baruch Spinoza, celebre filosofo del 600 scriveva: “La non conoscenza crea la religione che onora il Dio trascendente”, mentre la conoscenza genera la spiritualità che apre la mente chiusa verso il “Dio” reale.
Émile Durkheim, sociologo, antropologo e storico delle religioni, affermava, nel 900: “La religione è una cosa eminentemente sociale e quindi non ha nulla a che vedere con la spiritualità”.
Il comitato di promozione culturale Soprattutto Liberi, fin dalla sua costituzione, promuove la pluralità di informazione e incoraggia la curiosità intellettuale perché possa esplorare, senza dogmi e preconcetti, tutti gli aspetti dell’esperienza umana.
In occasione della conferenza di venerdì 14 aprile, abbiamo il grande piacere di ospitare presso il Centro Olistico di Busto Arsizio la scrittrice Laura Fezia.
La ricercatrice e autrice di numerosi saggi, è studiosa di psicologia, antropologia, storia delle religioni e criminologia.
Ama definirsi «una laica a 720°, perché un giro solo non basta» e il suo impegno è volto non già contro la fede, ma a scardinare il binomio che la lega alla Chiesa cattolica, un’istituzione millenaria che si pone arbitrariamente come unica intermediaria tra l’umano e il divino.
Secondo Fezia: “Oggi più che mai è importante aprire la mente svincolandola dai mille condizionamenti che sempre di più ci circondano: lo possiamo fare solo riprendendo possesso della nostra vita, senza più delegare a qualcun altro (chiese, media, guru, politica, gruppi di potere, ecc.) la responsabilità di noi stessi…””